giovedì 15 settembre 2011

Mattoni e maiali

Ieri ho visto l'ennesimo ignobile servizio del TG 3 grondante russofobia. Parlando dei Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), che corrono in soccorso dei Paesi PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna) acquistando i loro titoli di Stato, nel presentare il servizio la direttrice Bianca Berlinguer, nell'elencarli, ha accuratamente evitato di citare la Russia. In altre parole, per lei la "R" non è mai esistita. un po' come i ritocchi fotografici di staliniana memoria. Il servizio in se, da New York, per fortuna, ha riesumato la Russia, ma solo per giustificare il debito pubblico occidentale e statunitense: le fortune dei cinque Paesi emergenti sarebbero dovute ad un reddito procapite dimezzato rispetto a quello occidentale.
Consiglierei di non giocare troppo con i numeri, e, soprattutto, di citarli. E' di ieri la notizia che il reddito procapite medio mensile a Mosca ha raggiunto i 43.000 rubli. Sono circa 1.050 €. Non mi risulta che a Milano o a Roma si possa dire altrettanto.
Va bene, sappiamo che, per la statistica, se io mangio un pollo intero e tu digiuni, abbiamo mangiato mezzo pollo per uno. Ma questo vale a Mosca come a Roma, a Rio come a Washington, a Delhi come a Lisbona, a Pechino come ad Atene, a Johannesburg come a Madrid.
D'accordo, Mosca non è tutta la Russia. Qui però veniamo al punto centrale che volevo sviluppare: la capacità d'acquisto.
A Mosca i trasporti di superficie costano 25 rubli (60 centesimi di €). Già a San Pietroburgo costano 15 rubli (36 centesimi di €). Immaginiamoci nell'entroterra siberiano.
Restiamo pure a Mosca, che i massmedia del centrosinistra italiano insistono imperterriti a definire la "città più cara del mondo". Il gas costa 33,91 rubli (82 centesimi di €) forfettari. La corrente elettrica costa 3,80 rubli (nove centesimi di €) per kWh. Questo fa sì che una famiglia media (quale io ritengo sia la mia, di quattro componenti) spenda circa 10 € al mese di luce, altrettanto di canone per il telefono, e le chiamate urbane sono gratuite come lo erano in Italia prima dell'invenzione del TUT. Per tutte le spese condominiali, intendendo tutte quelle appena citate, e poi acqua calda e fredda, riscaldamento, televisione, il condominio vero e proprio, in totale, spendiamo circa 60 €. Basta, finita lì, passata la paura.
Lo so, mi si dirà: la Russia è esportatrice di energia, l'Italia ne è importatrice. Concordo. Un chilo di carne buona a Mosca costa circa 9 €, in Italia 20 €. Non mi risulta che la Russia esporti vacche.

Nessun commento:

Posta un commento