lunedì 10 gennaio 2011

TG 3 menzognero

Il TG 3 deve sempre distinguersi per faziosità russofoba, inseguendo la logica per la quale "l'amico del mio nemico è mio nemico". Nell'edizione delle 19 del 7 gennaio 2011, un servizio a firma di Margherita Ferrandino dal titolo programmatico Dalla Russia con amore (per Berlusconi) ci racconta un film:

Agenti segreti russi salvano Berlusconi da terroristi islamici che vogliono ucciderlo durante il G8. Non è realtà, ma solo un film russo, voluto da Putin e prodotto dall'Fsb, il servizio segreto di Mosca, per migliorare l'immagine non molto seducente degli eredi del Kgb

Ed ecco la trascrizione completa dell'audio del servizio:

Salvare Silvio Berlusconi è la missione difficile affidata ai servizi segreti russi, che hanno il compito di proteggere il primo ministro italiano da un attentato terroristico durante il G8 a Roma. Un'impresa rischiosa e una trama avvincente per una spy story che potrebbe intitolarsi "Silvio e Vlad", ma che invece si intitola "Conto alla rovescia", ed è un film uscito in Russia nel 2004 con un successo al botteghino di 7 milioni di rubli, ma ancora sconosciuto al resto del mondo. Un action movie che ruota intorno ad un oligarca russo, ispirato a Boris Berezovskij, grande amico di Putin, che rappresenta il genio del male, che, alleandosi con terroristi arabi e ceceni, progetta di distruggere la città eterna, simbolo della cristianità. Ma a vegliare sulla capitale e il capo del governo, interpretato da Orso Maria Guerrini, ci sono gli aitanti agenti segreti russi, giovani, machi e vincenti, che si lanciano in singolari inseguimenti in Ferrari fra la capitale e la Costa Smeralda, due luoghi a caso. E nel film non mancano certo le belle ragazze, un po' spie, un po' no. "Conto alla rovescia" è stato ideato e prodotto dall'ex KGB su richiesta di Putin, deciso a rafforzare la sua immagine anche attraverso il cinema e la TV, e trascinando con se anche l'amico Silvio, che, quando si tratta di show, non si tira mai indietro.

Ohibò, mi sono detto, io in Russia ci vivo, eppure 'sto film non l'ho mai sentito nominare. E comunque ho notato subito non solo la somma risibile degli incassi (7 milioni di rubli sono appena 175 mila euro), ma anche e soprattutto uno strafalcione tanto lampante quanto infame: Berezovskij amico di Putin? E' una menzogna, è come dire che Berlusconi sia amico di Bersani, o di Vendola. Wikipedia italiana ci dice che:

Berezovskij, attualmente residente a Londra, è noto sia per essere stato uno dei primi miliardari del periodo post-sovietico sia per essere stato accusato - in un articolo sulla rivista Forbes e successivamente in un suo libro "Godfather of the Kremlin" ("Il padrino del Cremlino") - dal giornalista Paul Klebnikov (assassinato a Mosca nel 2004) di essere un boss della mafia russa.

Aggiungiamo anche che, con El'cin, è stato proprietario del Primo canale TV privatizzato (ricorda qualcuno?), nonché del giornale Kommersant (ricorda qualcosa?), e del giornale Nezavisimaja Gazeta (ricorda qualcosa e qualcuno?), poi vicesegretario del consiglio di sicurezza della Federazione Russa nel 1996-1997, segretario esecutivo della Comunità degli Stati Indipendenti nel 1998-1999 e deputato nel 1999-2000. Il primo procedimento penale contro di lui è stato intentato dal governo di Primakov nel 1999. Dal 20 settembre 2001 è ricercato dalla Russia con l'accusa di truffa, riciclaggio e tentativo di presa del potere con l'uso della forza (punibile con una reclusione da 12 a 20 anni). Il mandato di cattura fo spiccato dal Brasile (guarda un po' il caso) tramite l'Interpol per l'accusa di truffa e riciclaggio tramite la squadra di calcio Corinthias di San Paolo. Inoltre, dal 1999 è indagato dalla Procura svizzera, sempre per i reati di truffa e riciclaggio, che da allora lo ha dichiarato "persona non grata", impedendogli l'ingresso nel territoruio elvetico. Dal settembre 2003 risiede permanentemente in Gran Bretagna come rifugiato politico, e dispone del "Travel document" a nome di Platon Elenin. Nel 1996 aveva rinunciato alla cittadinanza israeliana per occupare le cariche statali citate all'inizio.

Paul Chlebnikov, che, nonostante il cognome, era cittadino statunitense, come la Politkovskaja, nel 1996 aveva accusato Berezovskij di avere assassinato il noto anchorman Vlad List'ev. Anni dopo, anche Chlebnikov è stato assassinato, nel 2004. Tuttora, sono sconosciuti mandanti ed esecutori.

Potrei continuare per pagine e pagine, visto che, oltre che in Brasile e in Svizzera, ci sono vari procedimenti giudiziari contro di lui anche in Olanda e in Francia, ma non è questo l'oggetto del presente articolo. Anche se sarebbe anche da ricordare che in Inghilterra è coproprietario di una Società fondata dal fratello minore di George Bush Jr., e che egli stesso ha dichiarato di avere finanziato le cosiddette "rivoluzioni arancioni" in Georgia e Ucraina, nonché le formazioni armate in Cecenia. Evito accuratamente di dare giudizi, ma quello che conta è che, alla luce di quanto sin qui esposto, affermare che Berezovskij sia amico di Putin ha decisamente del surreale. Un'offesa per la quale potrebbe arrabbiarsi non solo Putin, ma Berezovskij stesso, che, a differenza di Putin, è noto per essere piuttosto "sanguigno".

E allora, come mio solito, mi sono documentato. Intanto, per i proventi del film. Come dicevo, la somma mi pare risibile: "Vacanze di Natale in Sud Africa", in quattro settimane, ha incassato 17 milioni di euro. Non so se mi spiego. Incuriosito, dalla rete locale di quartiere internet mi sono scaricato il film spacciato per una produzione del KGB (non sarebbe male, se, nel fare di queste affermazioni, si citassero le fonti), ovviamente in russo. Mi sono dovuto sorbire 105 minuti d'azione, e personalmente non sono un cultore del genere.

L'oligarca spacciato per Berezovskij dal TG 3 risiede in una qualche villa del comasco o del lago di Garda. Ma Berezovskij quello vero, come già detto, risiede a Londra. Ed è basso, moro, pelato, con gli occhi marroni e con la pancetta. L'oligarca del film è alto, asciutto, biondo e con gli occhi chiari.

Tutta la scena col primo ministro italiano dura circa un minuto, verso la fine del film, è assolutamente incidentale rispetto alla trama, poiché il film si svolge quasi tutto in Russia. Il primo ministro italiano non viene mai citato per nome, ed è interpretato dal sempre apprezzabilissimo interprete teatrale Orso Maria Guerrini. I cultori di "Spazio 1999" lo ricorderanno giovanissimo in una delle puntate. I più, invece, lo ricordano nello spot pubblicitario della birra Moretti. Insomma, la somiglianza con Berlusconi è inesistente, e non solo per i baffi, ma per la voce profonda, e soprattutto per l'indole.

C'è un modo di dire russo che ben si adatta a questa bufala del TG 3: высосать из пальца (vysosat' iz pal'ca), letteralmente succhiare qualcosa da un dito, e sta per "inventare di sana pianta".

giovedì 6 gennaio 2011

FIOM, PD, Camusso...

Questo è un altro dei motivi per cui perdiamo sempre e continueremo a perdere: bisogna per forza essere obiettivi, moderati, morigerati, rilassati, sereni, duttili, friabili, molli, mollacciosi, super partes, bipartisan...

Un cazzo! Io sono incazzato nero! Finché ci sarà un bambino nero a morir di fame che ha l'unica fortuna che Veltroni non è andato a trovarlo, io m'incazzo! Finché ci saranno gli operai che se non accettano di lavorare alle condizioni e alla capacità d'acquisto come mio nonno che faceva il bracciante a cottimo quasi cento anni fa, io m'incazzo!

E' per questo che, quarant'anni fa, eravamo comunisti. Io lo sono tuttora, e dunque sono fieramente ed orgogliosamente di parte, la parte dei diseredati. E quelli che mi dicono che sono un nostalgico, che sono vetero-qualcosa, che sono fuori dalla storia, fuori dall'Italia (vero), fuori dal mondo, ricordo che un tempo lo erano anche loro. Sono la vostra cattiva coscienza, immodestamente.

Fuori dalla storia sono gli anziani che, dopo una vita di lavoro, sono ridotti a raccogliere le verdure marce alla chiusura dei mercati rionali, sono le cassiere dei supermercati che vengono licenziate se stanno al bagno dieci minuti anziché cinque, sono gli operai a cui nessuno ha spiegato che stanno alla catena di montaggio ma non si chiama più così. Fuori dalla storia, soprattutto, sono quei parlamentari, assessori, funzionari d'apparato che in un mese guadagnano quel che io guadagno in un anno e i citati operai in due anni, e che, essendo stati comunisti quarant'anni fa, mi vengono a dire che... "bisogna per forza essere obiettivi, moderati, morigerati, rilassati, sereni, duttili, friabili, molli, mollacciosi, super partes, bipartisan..."...