domenica 28 agosto 2005

Diffidate del BancoPosta italiano!

Il 21 agosto ho ricevuto un msg dal titolo "Misure di sicurezza di cliente di BancoPosta ID2244" e col seguente contenuto:

Caro mark@bernardini.com,

Recentemente abbiamo notato uno o piЫ tentativi di entrare al vostro conto di BancoPostaonline da un IP indirizzo differente.Se recentemente accedeste al vostro conto mentre viaggiavate, i tentativi insoliti di accedere a vostro Conto BancoPosta possono essere iniziati da voi. Tuttavia, visiti prego appena possibile BancoPostaonline per controllare le vostre informazioni di conto: "https://bancopostaonline.poste.it/bpol/bancoposta/formslogin.asp"

Ringraziamenti per vostra pazienza.BancoPostaon.

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Non risponda prego a questo E-mail. Il E-mail trasmesso a questo indirizzo non puР essere risposto a.

Ovviamente la prima cosa che balza agli occhi è l'italiano zoppicante. Va bene che ormai la lingua è un optional, ma l'impressione è che l'abbia scritto uno straniero. Infatti, se andiamo a vedere in formato ipertestuale il link soprariportato, scopriamo che è collegato con http://www.withwith.or.kr/zboard/data/bbs5/formslogin.php. Non mi risulta che le Poste italiane si siano stabilite nella Corea del Sud. Allora sono andato a vedere l'header del msg:

Return-Path: <httpd@web5.opentransfer.com>

Received: from mail.opentransfer.com (mail3.opentransfer.com [69.49.238.4])

(envelope-from httpd@web5.opentransfer.com)

Received: from unknown (HELO web5.opentransfer.com) (69.49.234.9)

by mail.opentransfer.com with SMTP; 21 Aug 2005 11:09:20 -0000

Received: (from httpd@localhost)

by web5.opentransfer.com (8.11.6/8.11.6) id j7LB98g27097;

Message-Id: <200508211109.j7LB98g27097@web5.opentransfer.com

From: <Bancoposta@poste.it>

Reply-To: Bancoposta@poste.it

L'IP 69.49.238.4 ci porta alle seguenti coordinate:

OrgName: Hosting-Network GmbH

OrgID: HOSTI-3

Address: 247 Mitch Lane

City: Hopkinsville

StateProv: KY

PostalCode: 42240

Country: US

NetRange: 69.49.224.0 - 69.49.255.255

CIDR: 69.49.224.0/19

NetName: HOSTI-3-1

NetHandle: NET-69-49-224-0-1

Parent: NET-69-0-0-0-0

NetType: Direct Allocation

NameServer: NS1.OPENTRANSFER.COM

NameServer: NS2.OPENTRANSFER.COM

Comment:

RegDate: 2003-05-27

Updated: 2003-08-18

TechHandle: IPADM99-ARIN

TechName: IP Admin

TechPhone: +43 699 13266 007

TechEmail: admin@ecommerce.com

OrgAbuseHandle: ABUSE875-ARIN

OrgAbuseName: Abuse Contact

OrgAbusePhone: +(270) 707-2040

OrgAbuseEmail: abuse@ecommerce.com

OrgTechHandle: FSA10-ARIN

OrgTechName: SAID, FATHI

OrgTechPhone: +43 699 13266 000

OrgTechEmail: fathi@ecommerce.com

Come vedete, c'è di tutto: Stati Uniti, Austria ed anche un signore arabo Fathi Said. Il lavoro è ben fatto, se cliccate su quel link iniziale. Solo che (a parte che ai meno distratti non sfuggirà appunto l'url con dominio "kr" nel proprio navigatore), se andate a vedere quella pagina (fatelo, non è pericoloso), se siete clienti di BancoPosta, non inserite assolutamente lo UserID e la password richiesti! Finirebbero appunto a Said Fathi o chi per lui.

Ho segnalato il tutto alle Poste Italiane, sapete cosa mi hanno risposto?

Con riferimento alla Sua e-mail del «26/08/05», Le assicuriamo di aver evidenziato tutti i suoi rilievi ai settori interessati per le eventuali azioni correttive.

Capito? Tizio l'ha passato a Caio, che l'ha passato a Sempronio che, al limite, fra qualche settimana, metterà una toppa nel sito. Niente denuncia, niente giornali. Nel frattempo, vai a sapere quanti italiani saranno stati derubati...

martedì 23 agosto 2005

Scalfarotto? Non scherziamo

Il buonismo non fa parte dei miei difetti. Mi sono sorbito un quarto d'ora di filmato di Scalfarotto per ricavarne le seguenti deduzioni:

1)Scalfarotto-Mascia, ovvero dio li fa e poi li accoppia. Perché non li accoppa? Sul carrierista Mascia, candidato trombato del 2001, ne ho da dire a iosa, ne riparlerò prossimamente.

2)Un italiano 100%, per non scontentare nessuno, terrone ma innamorato di Milano, la Milano da bere. E poi c'ha una nonna bergamasca, quindi lo possono votare anche i leghisti. Milano città aperta? Vorrei conoscere il suo pusher.

3)Candidato povero, dietro cui non ci sono i ricchi Partiti. Un candidato talmente povero che faceva il bancario prima in Comit, poi Ambroveneto, Citibank. Di più: da capo del personale a capo delle risorse umane. Insomma, un servo dei padroni.

4)Candidato povero ma moderno, che usa internet. Tenta di intercettarlo, 'sto popolo di internet. E 10.000 firme raccattate in internet sono le uniche genuine. Fosse sufficiente saper scrivere un'email ed aprire un sito, saremmo milioni, in Parlamento. Candidato che condivide, che divide con gli altri, una sorta di messia. Un candidato diverso dai politici. Perché i politici, per definizione, sono il male. Quindi, facciamo fare politica a chi non fa politica. E facciamo fare I bancari a chi non è bancario, ed il cuoco a chi non capisce un cazzo di cucina.

5)Io non volevo candidarmi, ma me l'hanno chiesto ed io ho sentito il senso ed il dovere della responsabilità. Chi la dice, Berlusconi? No: Scalfarotto.

6)La scelta più difficile della mia vita, l'istinto di conservazione mi diceva di non farlo. Capito? Candidarsi alle primarie dell'Unione è stata la... scelta più difficile della sua vita. Non oso pensare alle difficoltà con cui si scontra, che so io, Rita.

7)Sono diverso da Prodi perché vengo dalla società civile. Infatti la società civile è quella delle banche.

8)La dittatura della maggioranza è una cosa spaventosa. Un po' come la dittatura del proletariato. Insomma, se si fa come dice la maggioranza, è dittatura. Se si fa come dice la minoranza, è una democrazia matura.

9)Sono diverso da Mastella perché non sono mai stato democristiano. Più della metà degli italiani non è mai stata democristiana, ma Scalfarotto non è mai stato democristiano più dei non-democristiani e persino dei democristiani stessi.

10)Sono diverso da Di Pietro perché sono uguale a Di Pietro. Solo che non basta l'etica, bisogna riempirla di contenuti. Dunque, Di Pietro è un etico vuoto. Scalfarotto è detentore di contenuti etici?

11)Sono diverso da Bertinotti perché non sono marxista e perciò sono moderno. Incommentabile.

12)Sono diverso da Pecoraro Scanio perché quello è monotematico ed è un politico professionista. Che poi Scalfarotto sia stato consigliere di circoscrizione a Foggia, con i verdi del Sole che ride, a fine anni '80, è del tutto trascurabile, nel teatrino attuale della politica italiota. Di più: Pecoraro Scanio non è giovane, cosa che, si sa, è una grave colpa. Pecoraro Scanio è del 1959, ha 46 anni. Scalfarotto è del 1965, ha 40 anni.

13)Sono diverso perché sono diverso. Sì, nel senso sessuale del termine. Dobbiamo intercettare i voti di internet, quelli dei bancari e quelli degli omosessuali. E le casalinghe di Voghera? Con chi ciascuno di noi vada a letto, purché adulto e consenziente, sono affaracci suoi. Esattamente come è irrilevante che uno sia negro, con gli occhi a mandorla o albino viso pallido. Augh. E la gente è avanti perché in realtà se ne frega, mentre la politica (i politici) sono indietro perché non se ne frega. Ecco perché l'Italia ha bisogno di Scalfarotto.

14)Non sono un malandrino perché non ho rubato la scena ai politici. Da una parte loro che ancora non mi si filano, dall'altra io. Davide e Golia.

Ho già avuto modo di dire che ultimamente voto contro, non per. Questo non vuol dire non essere c-attivi. Io voglio c-attivamente arrecare dànno alla candidatura di tutti quelli come Scalfarotto, poiché è anche per colpa loro che abbiamo perso e, forse, perderemo. I padroni sanno far bene il loro mestiere, noi invece, nel nostro, continuiamo ad essere degli incompetenti, degli apprendisti stregoni.

http://r-esistenza-settimanale.blogspot.com/2005_08_07_r-esistenza-settimanale_archive.html

http://r-esistenza-settimanale.blogspot.com/2005_08_14_r-esistenza-settimanale_archive.html

sabato 20 agosto 2005

Questione di paletti

Ho ricevuto una richiesta di commento:
Mark non ero un simpatizzante del cavaliere e tanto meno vorrei esserlo oggi però una domanda semplice mi sorge spontanea e la faccio a tutti quelli che "odiano" il cavaliere: chi metteresti al suo posto? ....mi auguro di ricevere una risposta intelligente ( ....premetto però che rispondere Prodi o D'Alema o Fassino e via discorrendo le ritengo risposte da deficienti !) ....avanti, oltre a Mark da cui mi aspetto una risposta un po` articolata, gli altri possono tranquillamente rispondere con il semplice nome.
Da anni sono ridotto a votare non già per qualcuno, ma contro qualcun altro. Sarà che ho troppe pretese, ma voterei Prodi, D'Alema, Fassino, voterei pure Mastella contro Berlusconi. Essere PER qualcuno è ben altra cosa. Molti anni fa la chiamai la mia personale teoria dei paletti, ultimamente ho letto che qualcuno la spaccia per farina del suo sacco. Non importa. Per teoria dei paletti intendo che ciascuno, di paletti, ha i suoi. Come le corna. In base ai propri personalissimi paletti, ciascuno di noi può dire: "ecco, fin qui mi spingo, oltre non vado". Nel mio caso specifico, vuol dire che, il giorno che dovessi scegliere tra Berlusconi e Mastella, voterei per quest'ultimo; ma il giorno che dovessi scegliere tra Berlusconi e Fini, non voterei Berlusconi in quanto non-fascista, in quanto "meno peggio": semplicemente, non voterei. I miei paletti arrivano lì. Quelli tuoi magari da un'altra parte, e quelli di Alessio da una terza parte ancora. Non importa: l'importante è che ciascuno li abbia, 'sti paletti, e li rispetti.
Dicevo che la domanda è mal posta. Opinione personale, s'intende. Opino appunto che a destra Berlusconi abbia puntualmente azzerato ogni tentativo di concorrenza, un po' come nelle televisioni private, nella stampa, nelle assicurazioni, nell'edilizia ed il dio in cui non credo solo sa in quant'altro. Questi però sono affaracci loro. A sinistra, invece, pure. E questo già mi riguarda di più. Puntualmente, cfr. post- ultime Regionali, la sinistra fa di tutto per perdere, quasi come se la partita fosse truccata (odio i paragoni calcistici, ma per una volta mi sia concesso). Il tanto vituperato Gaber disse, una decina d'anni fa: "Tutto è cominciato nel 1948. Se si fanno bene i conti tra la destra (DC, liberali, monarchici, missini, ecc.) e la sinistra (comunisti, socialisti, socialdemocratici, ecc.)... viene fuori un bel pareggio. Da allora è sempre stato così. Oggi invece è diverso. Per forza, è successo di tutto. Sono spariti alcuni partiti, c'è stata quasi una rivoluzione, le formazioni politiche hanno leaders e anche nomi diversi. Infatti, oggi non c'è più il 50% alla destra e il 50% alla sinistra. Ma c'è il 50% al centro-destra e il 50% al centro-sinistra. Oppure un 50... virgola talmente poco che basta che uno abbia la diarrea che salta il governo. Non c’è niente da fare. Sembra proprio che il popolo italiano non voglia essere governato. E ha ragione... Ha paura che se vincono troppo quelli di là viene fuori un regime di sinistra. Se vincono troppo quegli altri viene fuori un regime di destra. Il regime di centro invece... quello gli va bene. Auguri!". Chi metterei al suo posto, mi chiedevi. Chiunque più onesto e più democratico, persino la sora Mariuccia che pulisce le scale nel condominio accanto (figura inventata cumulativa). Ma non è questa la risposta, giacché, come già rilevato, non è questa la domanda.

martedì 16 agosto 2005

Il pudore alla Berlinguer

Non mi piace la politica italiana in generale, a destra come a sinistra, basata sull'americanismo e sul personalismo. La mia generazione era stata educata ad un maggior pudore, indipendentemente dagli schieramenti. Facevi campagna elettorale per il tuo Partito, ed il Partito presentava i suoi candidati, fra cui magari anche te. Mai il contrario. Il contrario sul serio: adesso è il Partito che fa campagna elettorale per te, e tu presenti il tuo Partito quando va bene, se non addirittura i TUOI Partiti. Provo una tristezza angosciante, e preferisco non pensarci. Così, me ne sto buono buono all'estero...