mercoledì 27 maggio 2009

Elettorando

Purtroppo, si vede poco. Mi è arrivata oggi. Spedita il 16 maggio. Complimenti per la tempestività di arrivo, delle Poste (di entrambi i Paesi), e soprattutto di spedizione del Comune di Milano (ai miei conterranei residenti come me a Mosca provenienti da Genova, per dire, è arrivata da settimane).

Quello che è importante, è quel che ci propongono. Per le elezioni nazionali, a noi, italiani residenti all'estero, ci fanno votare per corrispondenza. Per le Europee e Comunali (e Provinciali e Regionali), a noi, italiani residenti in Paesi extra-UE, ci chiedono di rientrare in Patria.

Guardate bene il riquadro in basso a sinistra: con agevolazioni sul prezzo del biglietto... ferroviario.

Il biglietto aereo andata e ritorno da Mosca costa circa 300 €, quello ferroviario non saprei, ma ne costerà altrettanti e ci mette tre giorni (l'aereo tre ore). Se poi vuoi partecipare all'eventuale ballottaggio, tanto vale che resti lì per le successive due settimane. Aggiungiamo due settimane di albergo (se uno è emigrato, è emigrato per fame, difficilmente ha conservato un'abitazione nel suo luogo di origine, e non parliamo di quelli che sono emigrati in altri continenti). Togliamo anche un mese di stipendio, per chi lavora fisso (ma anche per chi, come me, è lavoratore autonomo). A spanne, stiamo parlando complessivamente di almeno 5.000 (cinquemila) euro.

Non veniteci a dire che bisogna togliere il voto agli italiani all'estero, che tanto non vengono a votare ed il voto ce l'ha dato il fascista Tremaglia: avete un debito con noi, e state cercando infinite scuse per mettervi a posto la vostra sporca coscienza.

martedì 19 maggio 2009

Riflessioni politiche d'inizio millennio

Il tanto vituperato Gaber ad un certo punto (e siamo nel 1978) disse che, se fosse stato dio, si sarebbe ritirato in campagna.

La Bindi e Franceschini sono persone degnissime, probabilmente il meglio che avrebbe potuto esprimere la DC (non scherzo), e se per tempo avessero dato a loro la gestione la DC, quest'ultima non solo ci sarebbe ancora, ma sarebbe altra cosa da quel che è stata.

Lo dico da ateo e da comunista.

Con i se e i ma non si fa la storia.

Questa nuova DC che è il PD mi piace, mi piace sul serio.

Li vorrei come alleati o addirittura come avversari, anziché avere per nemici i fascisti delle libertà.

Non vorrei mai appartenere allo stesso Partito della Binetti, della Bindi e di Franceschini.