giovedì 28 febbraio 2013

Il voto degli italiani in Russia

Anche gli italiani all’estero hanno partecipato alle elezioni. Tre milioni e mezzo nel mondo gli iscritti all’AIRE (di questi, quest’anno ha votato oltre un milione), circa due milioni nella circoscrizione Europa (con poco meno di mezzo milione di votanti, da non confondersi con l’UE), appena 1.674 nella Federazione Russa (708 votanti), di questi quasi un migliaio a Mosca. Inutile qui riportare i risultati in Italia, sono già ben noti agli italiani. Più interessante vedere gli umori tra i cittadini italiani residenti permanentemente in Russia. Per varie ragioni.

La prima è che, pur trattandosi di un numero risibile, parliamo di una comunità che smuove capitali davvero impressionanti, nella bilancia commerciale dei nostri due Paesi. In secondo luogo, da quando esiste la legge sul voto per corrispondenza, è questa la terza volta che gli italiani all’estero hanno la possibilità di partecipare ai destini del loro Paese, e quindi comincia ad essere fattibile un raffronto con le consultazioni precedenti (solo 2006 e 2008, poiché nei Paesi extra-UE non si può votare per le Europee). Infine, perché si è sempre votato in modo diverso da come si vota in Italia: per i singoli Partiti anziché per le coalizioni quando in Italia si è votato per le coalizioni anziché per i Partiti, e viceversa, ed esprimendo preferenze quando in Italia non si possono esprimere, e viceversa.

Con queste doverose premesse, visto anche il numero esiguo di liste presenti in scheda, e nonostante gli sconvolgimenti nelle denominazioni di questi ultimi anni, è possibile ricollegare gli orientamenti a determinati macro-indirizzi.

Intanto, l’affluenza. 40,86% nel 2006 (in Italia, 83,62%), 36,26% nel 2008 (80,51%), 42,29% nel 2013 (75,19%). Dunque, balzo in avanti in Russia a fronte di una progressiva erosione in Italia. Trascurabili le schede bianche e annullate: undici (2,24%, in Italia 2,91%) nel 2006, addirittura zero (0%, Italia 3,74%) nel 2008, ma ben 58 (corrispondenti all’8,18%, Italia 3,59%) nel 2013.

Adesso i risultati veri e propri, in alcuni casi piuttosto sorprendenti. Qui non ci sono mai stati gli italiani con le valigie di cartone, non è mai stato un Paese di tradizionale emigrazione italiana, la stragrande maggioranza sono imprenditori. Indipendentemente da come la si pensi, è abbastanza prevedibile che in larga misura essi votino per il centrodestra (o conservatori, moderati, chiamiamoli come vogliamo, la sostanza non cambia). Repetita juvant, non parliamo di coalizioni governative, ma di umori. Invece, nulla di tutto questo.

Centrosinistra. Nel 2006 L’Unione di Prodi prese il 47,24% (47,51% in Italia). Assieme al 2,51 dell’IdV (2,30%), si arriva al 49,75 (49,81%). UDEur, zero assoluto (1,40% in Italia). Insomma, nessuna differenza sostanziale. Dopo i risultati, evidentemente giudicati insoddisfacenti, del governo di centrosinistra, nel 2008 il PD si attesta al 42,22% (33,18% in Italia), cui tuttavia, per completezza, occorre aggiungere il 2,47 della Sinistra Arcobaleno (3,08 in Italia), altrettanto per l’IdV (4,37 in Italia), il 2,22 di Sinistra Critica (0,46) e lo 0,25 del Partito Socialista (0,98), arrivando al 49,63 complessivo (42,07). In Italia, rispetto alla Russia, ci rimette di molto il PD. Nel 2013, il PD è al 25,23 (25,41 in Italia), SEL al 3,23 (3,20), Rivoluzione Civile allo 0,76 (2,24), Partito Comunista (avete inteso bene: all’estero esiste) allo 0,92. Totale, 30,14% (30,85).

Centrodestra. 2006, Forza Italia appena (paragonate questi dati, e anche quelli degli altri Partiti, con il voto in Italia) al 26,13% (23,72). Aggiungiamo l’UDC (all’epoca, alleata) al 7,79 (6,76), Lega Nord al 5,09 (4,58). Si arriva al 39,01 (35,06). 2008, quadro ben diverso (vedi centrosinistra), ma comunque 45,93% al PDL (37,38), e non si può aggiungere l’UDC, uscita dalla coalizione, che comunque è crollata, con l’1,48 (5,62). 2013, PDL 23,38%, non c’è altro (21,56 in Italia).

Centro. Doveroso ripetere che si parla di umori, per questo troverete alcune ripetizioni. 2006, UDC al 7,79% (6,76), UDEur zero (1,40). 2008, UDC 1,48, null’altro (5,62). Ben diverso il quadro nel 2013: Scelta Civica (Monti) 17,69% (8,30 in Italia). Ragguardevole.

Destra. 2006, appena lo 0,75 l’Alternativa Sociale di Mussolini (0,67), mentre nel 2008 la Destra – Fiamma Tricolore (Santanchè) arriva al 2,72 (2,43). Nel 2013 non c’è nessuna lista dichiaratamente di destra (in Italia, tra la Destra di Storace, Fratelli d’Italia, Forza Nuova, Casapound e Fiamma Tricolore si arriva al 3,12).

Sinistra. Più che altro, in questo caso è interessante vedere la differenza tra i Partiti minori schierati col centrosinistra e quelli che non si sono schierati. Nel 2006, erano tutti nell’Unione di Prodi. Nel 2008, la Sinistra Arcobaleno prese il 2,47 (3,08), ma Sinistra Critica (fuori da questa logica) prese il 2,22 (0,46). Abbastanza probabile che, nel 2013, l’ex Arcobaleno abbia votato per SEL, e gli elettori di Sinistra Critica per il Partito Comunista (in entrambe le tornate, unica falce e martello). Ebbene, SEL al 3,23%, e PC allo 0,92. Molto probabile che i voti di Rivoluzione Civile (Ingroia), 0,76% (2,24 in Italia), siano collocabili in questo contesto, ma non è possibile giudicare se siano tra quelli “schierati” o meno.

Movimento 5 stelle. Ovviamente, nessun raffronto, ma è importante informare che nel 2013 in Russia ha preso il 23,23%, a fronte del 25,55 in Italia.

Altre liste non collocabili. Non esistevano nel 2006. Nel 2008, la lista “Valori e Futuro” (quella di Emanuele Filiberto) ha preso zero. 2013, “Fare per Fermare il Declino” (di Giannino) 4,15% (1,12 in Italia).

A conclusione, qui fuori dall’Italia è importante monitorare, pur se in un contesto di una manciata di voti, le liste “tipiche” da italiani all’estero. 2006, “Per l’Italia nel Mondo” (Tremaglia) ben il 9,30%; “Partito degli Italiani nel Mondo” (lista “civetta”?) 1,01%; “L’altra Sicilia per il Sud” 0,25%; “Amare l’Italia” zero; totale, 10,31%, non poco. 2008, “L’altra Sicilia per il Sud” mantiene il suo 0,25%, ma non c’è nessun altro. 2013, Movimento Associativo Italiani all’Estero 1,38%. Non essendoci altre liste analoghe, dovrebbe essere la “summa” delle elezioni precedenti.

Riassumiamo analogie e differenze.

In Italia Grillo è il primo Partito, i Democratici il secondo, il PDL il terzo. Le differenze sono minime. Tutti insieme rappresentano oltre il 70%. Italia ingovernabile. In Russia i Democratici sono il primo Partito, il PDL il secondo, Grillo il terzo. Le differenze sono minime. Tutti insieme superano il 70%. Dipendesse dagli italiani in Russia, l’Italia sarebbe ingovernabile.

Monti passa per fautore di un’Europa forte ad ogni costo. Per questo in Italia è stato punito, e sempre per questo tra gli italiani all’estero è stato premiato. La Russia non fa eccezione, Monti prende il doppio di quel che ha preso in Italia.


Camera dei Deputati - 24-25 febbraio 2013
Liste Mosca Pietroburgo Russia
Voti % Voti % Voti %
Partito Democratico 0,0% 0,0% 164 25,23%
Popolo della Libertà 0,0% 0,0% 152 23,38%
Movimento Cinque Stelle 0,0% 0,0% 151 23,23%
Con Monti per l'Italia 0,0% 0,0% 115 17,69%
Fare per Fermare il Declino 0,0% 0,0% 27 4,15%
Sinistra Ecologia Libertà 0,0% 0,0% 21 3,23%
Movimento Associativo Italiani all'Estero 0,0% 0,0% 9 1,38%
Partito Comunista 0,0% 0,0% 6 0,92%
Rivoluzione Civile 0,0% 0,0% 5 0,76%
Elettori 1.674
Votanti 0,0% 0,0% 708 42,29%
Schede bianche 2 0,28%
Schede non valide (bianche incluse) 58 8,18%

Senato della Repubblica - 24-25 febbraio 2013
Liste Mosca Pietroburgo Russia
Voti % Voti % Voti %
Partito Democratico 0,0% 0,0% 179 28,46%
Popolo della Libertà 0,0% 0,0% 154 24,48%
Movimento Cinque Stelle 0,0% 0,0% 139 22,10%
Con Monti per l'Italia 0,0% 0,0% 116 18,44%
Fare per Fermare il Declino 0,0% 0,0% 28 4,45%
Partito Comunista 0,0% 0,0% 7 1,11%
Rivoluzione Civile 0,0% 0,0% 6 0,95%
Elettori 1.579
Votanti 0,0% 0,0% 642 40,66%
Schede bianche 0 0,00%
Schede non valide (bianche incluse) 13 2,03%

Camera dei Deputati - 13 aprile 2008
Liste Mosca Pietroburgo Russia
Voti % Voti % Voti %
Popolo della Libertà 168 46,54% 18 40,91% 186 45,93%
Partito Democratico 154 42,66% 17 38,64% 171 42,22%
La Destra - Fiamma Tricolore 10 2,77% 1 2,27% 11 2,72%
La Sinistra l'Arcobaleno 9 2,49% 1 2,27% 10 2,47%
Di Pietro Italia dei Valori 7 1,94% 3 6,82% 10 2,47%
Sinistra Critica 6 1,66% 3 6,82% 9 2,22%
Unione di Centro 5 1,39% 1 2,27% 6 1,48%
L'altra Sicilia per il Sud 1 0,28% 0 0,00% 1 0,25%
Partito Socialista 1 0,28% 0 0,00% 1 0,25%
Valori e Futuro 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
Elettori 1.013 104 1.117
Votanti 361 35,64% 44 42,31% 405 36,26%
Schede bianche 0 0 0 0,00%
Schede non valide (bianche incluse) 0 0 0 0,00%

Senato della Repubblica - 13 aprile 2008
Liste Mosca Pietroburgo Russia
Voti % Voti % Voti %
Popolo della Libertà 164 47,13% 17 39,53% 181 46,29%
Partito Democratico 149 42,82% 18 41,86% 167 42,71%
Di Pietro Italia dei Valori 9 2,59% 3 6,98% 12 3,07%
La Destra - Fiamma Tricolore 9 2,59% 2 4,65% 11 2,81%
Sinistra Critica 7 2,01% 1 2,33% 8 2,05%
La Sinistra l'Arcobaleno 5 1,44% 1 2,33% 6 1,53%
Unione di Centro 5 1,44% 1 2,33% 6 1,53%
Partito Socialista 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
L'altra Sicilia per il Sud 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
Elettori 977 100 1.077
Votanti 348 35,62% 46 46,00% 394 36,58%
Schede bianche 0 0,00% 1 2,17% 1 0,25%
Schede non valide (bianche incluse) 0 0,00% 3 6,52% 3 0,76%

Camera dei Deputati - 9 aprile 2006
Liste Mosca Pietroburgo Russia
Voti % Voti % Voti %
L'Unione 167 45,75% 21 63,64% 188 47,24%
Forza Italia 99 27,12% 5 15,15% 104 26,13%
Per l'Italia nel Mondo 37 10,14% 0 0,00% 37 9,30%
Unione di Centro 28 7,67% 1 2,27% 31 7,79%
Lega Nord 20 5,48% 0 0,00% 20 5,03%
Di Pietro Italia dei Valori 7 1,92% 3 9,09% 10 2,51%
Partito degli Italiani nel Mondo 4 1,10% 0 0,00% 4 1,01%
Alternativa Sociale Mussolini 3 0,82% 0 0,00% 3 0,75%
L'altra Sicilia per il Sud 0 0,00% 1 3,03% 1 0,25%
Amare l'Italia 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
U.D.EUR Popolari 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
Elettori 908 93 1.001
Votanti 376 41,41% 33 35,48% 409 40,86%
Schede bianche 5 1,33% 0 0,00% 5 1,22%
Schede non valide (bianche incluse) 11 2,93% 0 0,00% 11 2,69%

Senato della Repubblica - 9 aprile 2006
Liste Mosca Pietroburgo Russia
Voti % Voti % Voti %
L'Unione 157 44,86% 21 65,63% 178 46,60%
Forza Italia 109 31,14% 5 15,63% 114 29,84%
Per l'Italia nel Mondo 33 9,43% 0 0,00% 33 8,64%
Unione di Centro 25 7,14% 1 3,13% 26 6,81%
Lega Nord 14 4,00% 0 0,00% 14 3,66%
Di Pietro Italia dei Valori 7 2,00% 3 9,38% 10 2,62%
Fiamma Tricolore 4 1,14% 1 3,13% 5 1,31%
Partito degli Italiani nel Mondo 1 0,29% 0 0,00% 1 0,26%
L'altra Sicilia per il Sud 0 0,00% 1 3,13% 1 0,26%
U.D.EUR Popolari 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00%
Elettori 875 92 967
Votanti 360 41,14% 32 34,78% 392 40,54%
Schede bianche 4 1,11% 0 0,00% 4 1,02%
Schede non valide (bianche incluse) 10 2,78% 0 0,00% 10 2,55%
Questo articolo è disponibile nel blog Italiani di Russia.

Questo articolo è disponibile sul sito della radio La Voce della Russia, dove è disponibile anche la versione sonora.

Questo articolo è disponibile anche in lingua russa.

Questo articolo è stato parzialmente pubblicato nel N°2 del 2013 di Slavia.

lunedì 7 gennaio 2013

Come tradurre in italiano il termine “boevik”

(Breve dibattito fra due traduttori)

Mio padre ha fatto un po' di confusione nella parte che riguarda la differenza tra terroristi "rossi" e "neri": quel ragionamento era una risposta mia, non sua. Per il resto, siamo d'accordo. Mark Bernardini

Sent: Monday, January 07, 2013 1:42 PM
Subject: Consulenza linguistica

Mark,

come tradurresti in italiano il termine russo боевик? Ribelle? Terrorista? Combattente? Rivoltoso? Guerrigliero? Partigiano? Si può ipotizzare una traduzione diversa per ogni singolo caso? Per esempio, si possono forse definire tutti boeviki i ceceni antirussi, i mercenari antigovernativi africani, i rivoluzionari sud-americani, i terroristi islamici ecc.?

* * *

Il 7 gennaio 2013 11:30, Mark Bernardini ha scritto:

Mi sono imbattuto spesso in questo termine, e a volte nel medesimo testo lo trovi usato con sfumature diverse di significato. Nel suo dizionario Aldo Canestri lo traduce con guerrigliero. I diversi modi di interpretarlo (e, di conseguenza, di tradurlo) dipendono non tanto dalla geografia (Cecenia, Siria, Afghanistan, Colombia e, in passato, Vietnam, Cuba), quanto dalla valenza – positiva о negativa – che gli si vuole attribuire.

Tieni anche presente l’altro significato di боевик, con cui in russo s’intende qualunque film d’azione, soprattutto western e di cassetta, uno di quei film, per intenderci, dove si spara dall’inizio alla fine, con centinaia di morti, oppure di quelli dove alla fine l’agente segreto statunitense, che, in quanto tale, è tra i buoni per definizione, salva il pianeta e la democrazia. Ma non è certo questo secondo significato di boevik che ti interessa, lo dico solo per completezza d’informazione. Peraltro, lo Slovar’ russkogo jazyka di Sergej Ožegov, edizione 1987, riportava ancora soltanto quest’ultimo significato cinematografico di boevik. Quindi, si può dire che l’uso in russo di boevik nell’accezione di combattente, guerrigliero, ecc. è di epoca post-sovietica.

Intanto ti riporto quel che dicono i dizionari, poi ti dico cosa ne penso io:

  • Член вооруженной террористической – обычно националистической – группировки. Большой современный толковый словарь русского языка. © 2006, Ефремова Т. Ф.
  • Член вооруженного формирования, действующего в интересах каких-л. групп общества, политических группировок. Террористические акции боевиков. В России до 1917 г.: член террористической организации, партии эсеров (во время революции 1905 – 1907 гг.: член боевой дружины). Большой толковый словарь русского языка © 2010, Кузнецов С.А.
  • Guerrigliero. Новый большой русско-итальянский словарь © «Русский язык-Медиа», 2006, Канестри А.Б. 220 тыс. слов.
Per quanto mi riguarda, “ribelle” e “rivoltoso”, talvolta anche “combattente”, sono accezioni positive (pensa alla canzone partigiana “Siamo i ribelli della montagna”). Pensa alle Brigate Rosse, non ti verrebbe mai di chiamarli “ribelli” о “rivoltosi”, no? Personalmente, soprattutto se si parla di Siria о di Caucaso, e in particolar modo quando sono in cabina per una traduzione simultanea, istintivamente mi viene di chiamarli “terroristi”, e, quando ne viene dimostrato il finanziamento dall’estero, “mercenari”.

Quanto ai terroristi che nel 2004 presero in ostaggio due centinaia di bambini nella scuola di Beslan, sappiamo che in un’aula del secondo piano i piccoli ostaggi vennero costretti a gridare “Viva Allah” prima di essere fucilati a gruppi di cinque. Due settimane dopo i fatti ho avuto l’opportunità di visitare la scuola e di vedere brandelli dei loro cervelli ancora spiaccicati sui muri.

* * *

Mark,

ti ringrazio per le citazioni, ma voglio aggiungere alcune osservazioni. A supporto di quanto dirò, non posso citare nessun dizionario, ma il mio orecchio mi suggerisce di non assimilare i termini ribelle e rivoltoso. Nell’uso corrente, ribelle potrebbe considerarsi un termine quasi neutro, che può essere usato per indicare sia coloro per i quali simpatizziamo (per esempio i partigiani antinazisti di “Siamo i ribelli della montagna”), sia coloro che combattono un governo che non è né nostro amico né nostro nemico. In quest’ultima accezione userei il termine rivoltoso e ribelle praticamente alla pari, quasi come sinonimi, mentre invece nella prima accezione, nel senso di chi si ribella contro un governo che è anche nostro avversario, userei ribelle, ma non rivoltoso. Insomma, sento che quel suffisso -oso attribuisca una sfumatura e un significato negativi.

E veniamo alle BR. I terroristi neri facevano le stragi alla “’ndo cojo, cojo”, le loro vittime non erano “collaterali”, il loro scopo era di spargere il terrore. Invece i terroristi rossi, le BR, facevano attentati mirati, contro una о più persone precise e, se a volte ci scappavano vittime collaterali, le BR ne subivano un danno di immagine. Insomma le BR non hanno mai compiuto un attentato del tipo di quelli della Banca dell’Agricoltura, del Treno Italicus о di Piazza della Loggia.

Naturalmente, boevik inteso come film western о sanguinolento non c’entra con i significati di cui sopra.

Se sei d’accordo, potrei pubblicare questo nostro dialogo.

Ciao.

* * *

Il 7 gennaio 2013 15:28, Mark Bernardini ha scritto:

Figurati se non sono d’accordo, pubblica tutto quel che vuoi.

[Pubblicato in Slavia N°3 2013, pp.178-180]