lunedì 9 maggio 2005

Un cielo di pace per la vittoria

Poi qualcuno dice che sbaglio a sentirmi a casa, in Russia. E' da un anno, dal 9 maggio 2004, che la televisione scandisce quotidianamente, impietosa: "mancano 364 giorni alla vittoria", "mancano 363 giorni alla vittoria", ecc. E' stato un crescendo di importanza. Sì, dite pure che è una macchinazione mediatica. Per strada, sempre meno cure dimagranti e yogurt, e sempre più appelli ai veterani ad indossare le proprie medaglie, "perché il Paese è orgoglioso" di loro. Gli annunci sui mezzi pubblici vengono frammezzati dagli auguri ad avere un cielo di pace. Chissenefrega della Presidente della Lettonia (manco mi ricordo come si chiama, sai che tragedia), nata e cresciuta negli Stati Uniti, che non viene a Mosca e pretende le scuse della Russia per la presunta "occupazione sovietica". Chissenefrega di Saakašvili, Presidente georgiano, anch'esso formato all'Università negli Stati Uniti, che non viene manco lui. Chissenefrega di Tony Blair, che aveva promesso di venire in caso di vittoria ed ha ora dichiarato di avere altro da fare. Chissenefrega di Juščenko, la cui moglie, di origine ucraina, è nata e cresciuta negli Stati Uniti e lavorava al Dipartimento di Stato degli USA (insomma, con Condoleeza Rice ed affini) ed ha avuto la cittadinanza ucraina non appena il marito ne è diventato Presidente con un colpo di Stato. In realtà, chissenefrega d'ogni pusillanime opportunista e d'ogni sciovinista in odor di fascismo. Almeno questo giorno, è nostro.

Ne ho sentite, viste e lette di tutti i colori, in questi giorni, sugli organi di informazione di massa occidentali. La più puerile è quella di Oświęcim (Auschwitz) liberata dagli americani.

Bush dice che "la fine della Seconda Guerra Mondiale ha significato per l'Europa Occidentale la liberazione. Per i Paesi dell'Europa Orientale e del Baltico, invece ha significato occupazione ed imposizione del comunismo". Capita, l'antifona? Gli USA hanno portato liberazione, l'URSS - schiavitù.

Il Los Angeles Times dice che, "mentre la Germania si scusa periodicamente di fronte ai popoli d'Europa per i crimini di Hitler e sborsa miliardi alle vittime del nazismo, la Russia caparbiamente si rifiuta la propria responsabilità per 10, forse 20, milioni di persone vittime di Stalin".

E' poi un crescendo. Su Q&A Wiki trovate che "il vincitore principale sono gli USA". Di più: "l'Unione Sovietica è responsabile del 70% dei morti civili della Germania". In realtà, "la guerra è stata vinta dagli Stati Uniti. Senza di essi Hitler avrebbe conquistato rapidamente la Gran Bretagna, e solo dopo avrebbe spostato buona parte delle truppe sul fronte orientale, la Russia non avrebbe resistito ad un attacco così possente. Hitler è stato sconfitto dagli americani"...

Sono anni che si va avanti così. Due anni fa avevo già scoperto che "senza gli USA il mondo parlerebbe tedesco" e che "la Russia non deve essere prevenuta nei confronti di coloro che l'hanno salvata dal fascismo".

Prima o poi faremo i conti con tutti, non ho altro da aggiungere.

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