venerdì 3 agosto 2018

Razzismo in Italia?

Non posso escludere che alcune storie di razzismo, in Italia, siano montate ad hoc, anche se, a giudicare da quel che gli si contrappone, sono invece verissime: per esempio, si dice che l’atleta nera italiana centrata all’occhio da un uovo in alcune foto è bendata sull’occhio destro e in altre su quello sinistro, a riprova dell’artato.

Peccato che sullo sfondo si veda la medesima scritta “clinica oculistica dell’università” allo specchio, avessero almeno avuto l’intelligenza di offuscarla.

Non importa, parliamo d’altro.

Indipendentemente da tutto, sono ormai lontano un paio di decenni dalle diatribe italiche provinciali.

Però ricordo bene i miei anni ’80 e ’90 a Milano, quando l’insulto più in voga in una disputa, nel migliore dei casi, era “terrone” (persino di terza generazione), se non, sempre più spesso negli anni, “marocchino” e “africano”.

Ora, seriamente, visto che in Italia ci vengo un paio di volte l’anno, e addirittura sei volte negli ultimi nove mesi: davvero mi volete convincere che il razzismo in Italia non stia crescendo esponenzialmente?

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