di Mark Bernardini
Immaginate che il vostro aereo si sia fracassato nel 2001 su un'isola deserta, o voi siate entrati in coma a seguito di un incidente stradale sempre nel 2001. Vi hanno risvegliati (o recuperati) il 20 febbraio 2007. Non avevate televisione, radio, giornali, internet.
Vi dicono, e voi rispondete:
- Nel frattempo, non c'è più Berlusconi, c'è Prodi.
- Non più l'amico di Craxi, bensì di Andreotti, Moro, Fanfani, Donat Cattin (a proposito di AIDS: "la festa è finita"; a proposito di BR: "sono figlie del PCI", il giorno dopo beccarono suo figlio con Prima Linea), Sindona, Bernabei (RAI 61-74), Zaccagnini, Scelba, Tambroni, Leone, Rumor, Segni (padre: il figlio è pure scemo), Colombo, Cossiga, Forlani, De Mita (mi consenda), Casini (mi conshenta), Formigoni, Goria, Marcora, Mattei (sì: il partigiano), Cefis (il suo successore), Granelli, Galloni, Pastore (il figlio Mario ci ha deliziati con l'allora nuovo ed avveniristico TG2), Storti (prima di Marini), Bodrato, Marini (l'attuale presidente del Senato), Evangelisti (a Fra', che te serve? Copyright: Andreotti), Sbardella, Lima, Ciancimino (su questi ultimi due spero di non dover spiegare nulla), Malfatti (famoso "mal fatti i cazzi tuoi"), Scalfaro (quelle con le minigonne son tutte battone. Poi ha fatto il presidente della Repubblica. "Io non ci sto", puah...), Restivo (Agnelli, Pirelli, Restivo, Colombo, non più parole, ma pioggia di piombo), Anselmi, Merlino (la legge sui bordelli), Gronchi, Gui, Taviani, Gaspari (da non confondere col postfascista Gasparri, per la serie al peggio non c'è mai fine), Gava, Scotti, Piccoli, Mastella, Orlando, Buttiglione, Caltagirone... Fatemi capire: sono mancato una settimana?
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