Nel maggio del 2009, un anno fa, avevo scritto proprio qui di avere ricevuto la cartolina per le elezioni europee. E sufficiente ripetere molte frasi di allora per quanto riguarda le amministrative del 2010.
Mi è arrivata oggi la cartolina. Sì: oggi: 2 maggio. Per le elezioni del 28 marzo. Cosa ci propongono? Per le elezioni nazionali, a noi, italiani residenti all'estero, ci fanno votare per corrispondenza. Per le Europee e Comunali (e Provinciali e Regionali), a noi, italiani residenti in Paesi extra-UE, ci chiedono di rientrare in Patria.
Guardate bene il riquadro in basso a sinistra: con agevolazioni sul prezzo del biglietto... ferroviario.
Il biglietto aereo andata e ritorno da Mosca costa circa 300 €, quello ferroviario non saprei, ma ne costerà altrettanti e ci mette tre giorni (l'aereo tre ore). Aggiungiamo l'albergo (se uno è emigrato, è emigrato per fame, difficilmente ha conservato un'abitazione nel suo luogo di origine, e non parliamo di quelli che sono emigrati in altri continenti). Togliamo anche un tot di stipendio, per chi lavora fisso (ma anche per chi, come me, è lavoratore autonomo). A spanne, stiamo parlando complessivamente di qualche migliaio di euro.
Non veniteci a dire che bisogna togliere il voto agli italiani all'estero, che tanto non vengono a votare ed il voto ce l'ha dato il fascista Tremaglia: avete un debito con noi, e state cercando infinite scuse per mettervi a posto la vostra sporca coscienza.
E adesso viene il bello. L'altra volta l'hanno spedita per posta aerea prioritaria. Stavolta, per posta convenzionale ordinaria. L'altra volta, ci ha messo 11 giorni. Stavolta? Orpo, dai timbri postali risulta che le poste russe, dal 27 aprile al 2 maggio, ci hanno messo 5 giorni. E quelle italiane? Dall'8 marzo al 27 aprile fanno... 50 giorni tondi!
Con internet, fax telex, piccioni viaggiatori, segnali di fumo, tam-tam, ci avrebbero messo di meno... Già, ma sono gli italiani all'estero che non vogliono votare.
Nessun commento:
Posta un commento