mercoledì 26 maggio 2010

Lettera aperta a Walter Vitali

Walter Vitali in Facebook: "Ieri ho sentito Epifani dire una cosa molto giusta. In Francia è stata fatta un manovra da 100 miliardi, in Germania da 80, e in Italia solo di 25. In entrambi quei Paesi, che stanno meglio di noi, hanno messo tasse sui reddditi più alti. L'hanno fatto per sostenere lo sviluppo, oltre che per tagliare le spese. Il PD e l'opposizione avranno il coraggio di dirlo e, soprattutto, di agire di conseguenza? Ne dubito".

Caro Walter, sai che non ti rompo spesso (proprio per questo ti chiedo di ascoltarmi, e almeno riflettere, è ovvio che nessuno ci costringe ad essere d'accordo). Però la faccenda si fa grottesca. In Germania c'è la CDU (leggi: DC, Adenauer, Kohl, Merkel) e stanzia 100 miliardi per la crisi. Li pagano tutti.

In Francia c'è la destra doppiopettista (leggi: De Gaulle, Chirac, Nagy-Bócsay Sárközy), e ne stanzia 80.

In Italia, la destra populista berlusconica ne stanzia 25 e il tuo Partito non fiata (poche palle, non fiata davvero, timorosa di essere accusata di filosovietismo, manco fosse un peccato originale). Sì, ho capito che sei d'accordo con me, ma sarebbe il caso di rimettere i birilli a posto.

Io resto comunista, come tu lo eri, ma non ho più nulla a che fare né col PCI (io: 1976-1991, da quando avevo 14 anni allo scioglimento), né col PRC (1991-1998), né col PdCI (1998-2003), sono un comunista senza Partito. Non sono manco un comunista russo, ci mancherebbe.

Il fatto è che, in tempi oggettivamente di vacche grasse, chi è povero guadagna poco e chi è ricco guadagna tanto, è la regola del capitalismo che voi avete riconosciuto come il miglior sistema possibile (non discuto, non ora almeno). Churchill ringrazia.

Il problema è che, in tempi di vacche magre, è discutibile che chi è povero perda di più e chi è ricco perda di meno. Il nodo è tutto lì. Non mi pare sovversivo riflettere su ciò.

Il PCI, checché ne dica il tuo Partito, non si è trasformato nel PDS: semplicemente si è sciolto (anche qui, non discuto, ma è un dato di fatto, dichiarato dal tuo segretario dell'epoca Occhetto). Contestualmente, due terzi dell'ex PCI fondarono il PDS (poi DS e PD) e un terzo dell'ex PCI fondò il MRC (poi PRC e poi una sua parte il PdCI).

Adesso, tutto è nella palta (giusto per parlare un linguaggio pulito). Ne vogliamo parlare? Delle conseguenze delle vostre scelte scellerate? E di cosa si tratti di fare, senza sterili recriminazioni?

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