L'Unità, come non mi stanco mai di ricordare, in politica estera ha due obiettivi fondamentali: dimostrare di essere filo statunitense e dimostrare di essere russofoba, il tutto per un malcelato complesso di inferiorità, quello che Troisi chiamava "orchestra d'inferiorità".
Andiamo con ordine. Il Parlamento russo, la Duma, in novembre aveva proposto di prolungare la durata in carica del Parlamento stesso e del Presidente della Repubblica. Di quanto, di vent'anni? Certo che no: sei anni anziché gli attuali cinque per il Presidente, cinque anni anziché gli attuali quattro per il Parlamento. Come in Italia, per il Parlamento, meno che in Italia, per il Presidente.
Subito l'Unità aveva gridato allo scandalo: dittatura per i prossimi decenni!
Oggi, Medvedev ha ratificato il progetto di modifica costituzionale, che entrerà in vigore nel 2012, allo scadere dell'attuale legislatura parlamentare e presidenziale.
Ovvero, il prossimo Parlamento (non quello attuale) sarà operativo dal 2012 al 2017, anziché 2016, ed il prossimo Presidente (non quello attuale) si insedierà al Cremlino dal 2012 al 2018, anziché al 2017.
Che dice l'Unità ai suoi lettori? Russia, passa la legge di Medvedev: resterà in carica sei anni. Cosa se ne deduce? Che Medvedev resterà in carica dal 2008 al 2014, anziché al 2013.
Per quelli più duri di comprendonio, spiego. L'Unità mente, sono dei bugiardi, dei bugiardi consapevoli e perciò infami. La prossima volta che andate in edicola, pensateci, prima di scegliere il quotidiano da leggere, se volete essere informati anziché turlupinati.
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