...E tutti giù a dirgliene di ogni. Un po' come accadde nel Ventennio: piazza Venezia piena per vent'anni di folle festanti, e poi da un giorno all'altro tutti a prenderne a calci il cadavere a piazzale Loreto. Nessuno può osare di sospettarmi di simpatie fasciste. Resta il fatto che è l'unico ad avere dato il diritto di voto a noi emigranti, nonostante che, sulla carta, esso fosse garantito dalla Costituzione della Repubblica antifascista nata dalla Resistenza. Se aspettavamo la sedicente sinistrorsa salottiera radical-chic italiota, che se n'è riempita la bocca e ci si è fatta bella per decenni, se ne parlava - forse - nel XXII secolo. Come minimo, pretendo rispetto per la morte.
Rintronato come Brežnev? Autoritario come Brežnev? Pensieri in libertà, appunti sui polsini, ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare eccetera.
venerdì 30 dicembre 2011
sabato 24 dicembre 2011
Mezzetti, ipocrisia della FGCI
Io non voglio tediare nessuno, però ne ho un po' pieni i maroni, di 'sto modo tipicamente italiota. Massimo Mezzetti, essendo un religioso per sua stessa ammissione e dichiarazione, ha mandato un messaggio di spam in cui faceva a tutti gli auguri per la nascita (da lui presunta) di un non so quale figlio di dio. Io gli ho comunicato che sono francamente indifferente, lui mi ha ribattuto di non rompere i coglioni. Io gli ho ricordato che disse la stessa cosa a metà degli anni '80 al nostro congresso FGCI Latino Metronio (eravamo il maggiore circolo di Roma), quando faceva l'ateo, e per risposta tirai fuori tre bottiglie di Wührer da due terzi di litro (erano quelle che costavano di meno) e gli ruttai in faccia. All'epoca, fece pippa, ora mi ha cancellato. Capirai che soddisfazione: come quello che si cava un occhio per fare un dispetto alla moglie. Nel frattempo, lo sputtano ora come allora...
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