Rintronato come Brežnev? Autoritario come Brežnev? Pensieri in libertà, appunti sui polsini, ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare eccetera.
Leggo sul "Sole 24 Ore" un articolo dell'inviata a Mosca Antonella Scott. Parla del lusso sfrenato e degli eccessi alla Fiera del Milionario di Mosca.
Ora, io capisco che, una volta giunta qui, di qualcosa doveva pur parlare. Però la prossima volta le consiglio di farsi inviare in Costa Smeralda: vi troverà il Billionaire di Flavio Briatore, mentre in Italia aumenta il numero di famiglie che la terza settimana non mangia.
A me fa piacere che sia stato eletto Obama, per carità: che un discendente degli schiavi africani portati con la violenza tra gli indiani da dei fottuti inglesi, ad un fottuto comunista come me può solo far piacere.
Io mi sono assolutamente rotto che da sei mesi a questa parte in Italia non si parla d'altro che di elezioni americane, manco fosse il 51° Stato USA.
Secondo me, manco a Porto Rico se ne parla così tanto e da così tanto tempo.
E comunque, in Italia se ne parla più che delle elezioni italiane, e qui già si capisce tutto.
A me Obama sembra simpatico e sveglio.
Anche Clinton sembrava simpatico, anche se un po' meno sveglio, tipo bamboccione.
Poi, per non far parlare di un pompino, ha fatto bombardare, nell'ordine: Jugoslavia, Afghanistan, Iraq.
Con buona pace dell'ex comunista autorinnegante Veltroni, non sta scritto da nessuna parte che i repubblicani americani siano il male ed i democratici americani siano il bene.
La guerra civile americana la iniziò il democratico Buchanan, e la terminò il repubblicano Lincoln. Sappiamo con che risultati e a quale prezzo, ma non importa.
La partecipazione americana alla prima guerra mondiale, alla Grande Guerra la decise e la gestì il democratico Wilson. Sappiamo con che risultati e a quale prezzo, ma non importa.
La guerra in Corea la iniziò il democratico Truman (che fondò anche la NATO, mentre il Patto di Varsavia fu fondato solo nel 1955, come risposta alla NATO, contrariamente a quanto tuttora fa intendere in Occidente la propaganda yankee), e la terminò il repubblicano Eisenhower. Sappiamo con che risultati e a quale prezzo, ma non importa.
La guerra in Vietnam la iniziò il democratico Kennedy, e la terminò il repubblicano Nixon, tanto vituperato - giustamente, ma per altre cose - dalla mia sinistra italiana. Sappiamo con che risultati e a quale prezzo, ma non importa.
La guerra in Jugoslavia la iniziò il democratico Clinton, e la terminò il repubblicano Bush. Sappiamo con che risultati e a quale prezzo, ma non importa.
La guerra in Afghanistan la iniziò il democratico Clinton, ed è tuttora in corso. Sappiamo con che risultati e a quale prezzo, ma non importa.
La guerra in Iraq, iniziata sotto il repubblicano Bush, ha avuto le prime avvisaglie sotto il democratico Clinton. Sappiamo con che risultati e a quale prezzo, ma non importa.
A me fa piacere che sia stato eletto Obama, per carità: che un discendente degli schiavi africani portati con la violenza tra gli indiani da dei fottuti inglesi, ad un fottuto comunista come me può solo far piacere.
Però non dimentico che Obama, ancor prima che negro (o "abbronzato", come dice Berlusconi), è statunitense.
Dunque, lo attendo al varco, alla prova dei fatti.
Attendo che dimostri di non soffrire del complesso di inferiorità a non dover dimostrare di essere troppo di sinistra.
Attendo che mandi fuori le sue truppe da invasore dalla Jugoslavia, dall'Afghanistan, dall'Iraq, che non rompa i coglioni in Iran, che non mostri i muscoli con la Russia, che vada fuori dai coglioni dalla Germania, dal Giappone, dalla Corea, da Bruxelles, dalla Kirgizia, dalla Georgia, dall'Ucraina, dalla Repubblica Ceca, dalla Polonia, dai Paesi Baltici, e soprattutto dall'Italia: da Vicenza, dalla Sardegna, da Comiso, da Anzio.
Mussolini diceva che “il giorno che un comunista dice che fuori c’è il sole, e fuori davvero c’è il sole, quel giorno ha ragione anche un comunista”.
Il bailamme scatenato dalla cosiddetta opposizione sulla battuta berlusconiana circa l’abbronzatura di Obama, mi pare davvero una roba da imbecilli. Una battuta del genere poteva farla chiunque di noi, io sicuramente, senza che per questo qualcuno possa accusarmi di razzismo. Posso anche dire che hanno eletto un cioccolatino, come facciamo le battute sulla tirchieria genovese, o sull’arte truffaldina dell’arrangiarsi napoletana, o sull’ignoranza lombarda, eccetera. Piemontese falso e cortese, quante volte l’abbiamo sentita? Meglio un morto in casa che un marchigiano (per qualcuno “un pisano”) fuori dall’uscio. Perché, subito dopo l’unità d’Italia, la maggior parte degli esattori delle tasse (e, tuttora, dei controllori delle ferrovie) erano marchigiani. Quante barzellette sulla tirchieria degli ebrei? E sui gusti sessuali dei marocchini? E i russi tutti ubriaconi, e gli italiani tutti mafiosi.
Battute del cazzo, sono d’accordo, eppure tutti ne facciamo. Altro è che noi non facciamo i presidenti del consiglio. Ma non ne farei un dramma. M’importa ‘na sega, preferirei che l’opposizione proponesse modelli alternativi di governo del Paese. Ed invece, proprio in questo, di argomenti ne sento pochini.