domenica 16 novembre 2008

Breve omaggio a Guccini

[...]

io, chierico vagante, bandito di strada,

io, non artista, solo piccolo baccelliere,

perché, per colpa d'altri, vada come vada,

a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,

io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite,

riflettori e paillettes delle televisioni,

alle urla scomposte di politicanti professionisti,

a quelle vostre glorie vuote da coglioni...

E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,

alle diete per mantenersi in forma smagliante

a chi parla sempre di un futuro trionfale

e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,

alle magie di moda delle religioni orientali

che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,

ai personaggi cicaleggianti dei talk-show

che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero"

alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,

alle loro modelle senza umanità

alle sempiterne belle in gara sui calendari,

a chi dimentica o ignora l'umiltà...

[...]

Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,

a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia

o sceglie a caso per i tiramenti del momento

curando però sempre di riempirsi la pancia

e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,

ai ceroni ed ai parrucchini per signore,

alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,

al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,

a chi si dichiara di sinistra e democratico

però è amico di tutti perché non si sa mai,

e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico

ed è anche fondamentalista per evitare guai

a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni

fatto di nebbia, pieno di sembrare,

ricolmo di nani, ballerine e canzoni,

di lotterie, l'unica fede il cui sperare...

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