giovedì 26 febbraio 2009

Una birra antirazzista

Questa la possono capire solo i bimadrelingua come me, o coloro che vivono i matrimoni misti. Per non farmi sentire da mia figlia, che io continuo a sospettare che intuisca poco l'italiano ed invece mi frega, ed in realtà ciò mi rende orgoglioso, stasera ho detto in italiano anziché in russo a Katja, mia moglie: mentre la metti a dormire, io mi faccio una birra in camera nostra. Vera, nostra figlia, tiene botta e mi chiede in russo: ты сделаешь пиво? Letteralmente: ti "fai" una birra? Già, perché in russo si dice "ti bevi una birra", nel senso che, effettivamente, la birra non me la faccio: me la bevo. Mi ricorda molto me stesso, circa 45 anni fa. Speriamo che diventi bilingue: vorrebbe dire che anch'io, qualcosa di buono, nella vita, sono riuscito a combinarla. Nessun bilingue madrelingua potrà mai essere razzista, per antonomasia, per similitudine, per raffronto, per ragionamento, per raziocinio. Vuol dire già molto, con i tempi che corrono... C'è qualche speranza, per il futuro delle nuove generazioni? O sono solo eccezioni che confermano la regola, una regola da aborrire?

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