giovedì 27 settembre 2018

Porošenko non più persona grata a Verona

Riassumiamo, в сухом остатке. Dei ladri ucraini (ma questo non è certo colpa dell'Ucraina e del popolo ucraino) commettono un furto a Verona. Disdicevole, ma qui la cittadinanza non c'entra una mina. Essendo un crimine segnalato all'Interpol, che è organo del Consiglio d'Europa (di cui fanno parte 47 Stati, di questi 27 sono membri dell'UE), le autorità ucraine svolgono le loro indagini e, paradossalmente e sorprendentemente, trovano la refurtiva (anche i ladri? Non mi risulta, ma pronto a ricredermi). E la restituiscono ai legittimi proprietari, cioè al Comune di Verona. E' ragione sufficiente per conferire la cittadinanza onoraria al Presidente (peraltro golpista ed illegittimamente eletto) di quel Paese?

Pare di no. E se, come sarebbe d'abitudine per i mariuoli statali ucraini, non l'avessero restituita?

Non importa. Non so cosa c'entri Sboarina con Mosca, so solo che l'Ucraina (candidato UE e NATO) ha ormai rotto il cazzo persino all'Ungheria (membro UE e NATO). Ah già: anche l'Ungheria è sotto sanzioni UE. Beh, allora la Polonia, membro UE anch'essa. No, pure quella sta per finire sotto sanzioni UE. Insomma, chi resta, la vecchia Europa? Occhio, potrebbe restare giusto quella, con un'implosione storica dell'UE, paragonabile alla Società delle Nazioni. Gli ucraini possiedono la poco invidiabile capacità di litigare con tutti i potenziali alleati, un po' come gli Stati Uniti di Trump...

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