mercoledì 21 gennaio 2009

I conti della Russia

Fondamentalmente, quel che si dice attualmente in Occidente sull'economia russa è che:

  1. L'inflazione in Russia sarebbe superiore al 10% circa dichiarato.
  2. In Russia la produzione sarebbe di gran lunga inferiore a quella dichiarata.
  3. La Russia dipenderebbe dalle importazioni.
  4. Per tutte queste ragioni, la Russia soffrirebbe più di altri della svalutazione del rublo nei confronti dell'euro.

Naturalmente, le opinioni sono come le corna e ciascuno ha le sue, tutte legittime.

Però, a parte che si nutrono seri dubbi circa l'attendibilità dell'inflazione in Italia, le mie tasche dicono che l'inflazione forse è addirittura più bassa. Nel 2002 una pagnotta di pane Darnickij costava 9 rubli e mezzo, adesso 17. Conti alla mano, il risultato sarebbe il seguente:

200215,1%9,50
200312,0%10,93
200411,7%12,25
200510,9%13,68
20069,0%15,17
200711,9%16,54
200812,5%18,50
2009 20,82

Potrei fare esempi analoghi su carne, latte, sigarette, vodka, ecc. Il mio tenore di vita è assolutamente da russo.

La produzione. La matematica difficilmente può essere considerata un'opinione.

AnnoEsportazioniImportazioniDifferenza% Export% Import
199871.313,743.579,627.734,1
199972.885,430.277,942.607,52%-31%
2000103.092,833.878,569.214,341%12%
200199.969,641.881,358.088,3-3%24%
2002106.712,046.173,060.539,07%10%
2003133.656,057.347,076.309,025%24%
2004181.663,075.569,0106.094,036%32%
2005241.473,098.707,0142.766,033%31%
2006301.530,0137.764,0163.766,025%40%
2007351.924,0199.840,0152.084,017%45%

Come si evince, non solo le esportazioni continuano a crescere e ad essere sempre più superiori alle importazioni, ma soprattutto, grazie alle esportazioni delle fonti di energia (le risorse energetiche rappresentano il 69% delle esportazioni, di cui 35% petrolio, 14% gas, 12% i metalli, e d'altra parte ciascuno esporta quel che ha, non è colpa della Russia se le risorse di energia non si trovano in Occidente), anche le importazioni continuano a crescere, e ad un ritmo che fa invidia a qualunque Paese occidentale.

Per l'euro, infine, vedremo come andrà a finire. Adesso sta a 43 rubli (il dollaro a 33). Fatto sta che già a cavallo tra il 2004 ed il 2005 aveva sfiorato i 38 rubli (il dollaro a cavallo tra il 2005 e il 2006 i 29 rubli), per poi scendere a 33 rubli agli inizi del 2006 (il dollaro a 23 rubli a metà 2008). Difficile parlare di tendenze.

5 commenti:

  1. Mark, mi pare che abbiamo dati diversi, e non è solo una mera questione di opinioni.

    premetto che anche io, come te, ho un tenore di vita da russo (cioè, da persona normale, né da espatriato o riccone né da povero).

    a fine marzo 2007 un baton di pane da 320 grammi (Dmitrovskij, credo) costava nel negozio sotto casa 8,50 rubli. oggi costa 16.
    in 22 mesi, da marzo 2007 a gennaio 2009, questo specifico baton di pane è aumentato dell'88%.
    stesso negozio e stesso periodo: una bottiglia da mezzo litro di Baltika 9 è passata da 18 a 26 rubli (44% in 22 mesi).
    nello stesso periodo al mercato Timirjazevskij l'insalata cinese, quella bianca, è passata da 20 rubli al pezzo a 35-40 rubli al pezzo (+75/100%).
    il latte 1,5% al supermercato è passato da 24 a 35 rubli (+45%).

    questi sono gli oggetti i cui prezzi ho sempre annotato mentalmente, e di cui posso parlare in questo momento.

    ah, e il biglietto della metropolitana di quanto è aumentato? se non ricordo male, il biglietto singolo a marzo 2007 costava 14 rubli.
    il mensile da 70 corse quanto costa adesso? se non vado errato, prima di fine anno costava 580 rubli. e oggi?

    riguardo alla produzione, nel mio commento io intendevo la produzione di beni industriali.
    e ho fatto preciso riferimento alla non avvenuta diversificazione dell'economia produttiva, argomento che tu non hai contestato (e difficilmente potrai contestare proprio perché è fa parte degli auspici dei presidenti Putin e Medvedev da almeno 7-8 anni).
    ciò fa sì che la Russia sia ancora troppo dipendente dalle importazioni, ed è anche per questo che soffre in misura maggiore della svalutazione del rublo rispetto all'euro (che si prevede salirà fino a 50 rubli).

    utilizzare la tabella con i dati dell'export e dell'import con la volontà di farli passare come "matematica" e quindi non opinabile in questo caso specifico non funziona.

    sul fatto che la Russia abbia l'energia e che tutti gliela invidino, beh, e chi dice niente? è giusto che la sfrutti senza ingerenze esterne, sono il primo a sostenerlo.

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  2. I miei dati sulle spese da consumatore degli ultimi sei-sette anni vengono, appunto, dalla mia vita quotidiana degli ultimi sei-sette anni, nel corso dei quali, tra l'altro, ho vissuto in tre quartieri diversi. Del resto, tu stesso ti meravigliavi tempo fa di quanto io spenda (650 euro per un bilocale, a Milano non ci pigli manco un box), a differenza tua, di affitto. Che ti devo dire? Basta cercare e saper cercare. Il dato del pane che ho riportato è quello, e non si scappa. Le sigarette che fumo io (e quindi, non Marlboro, Camel o Lucky Strike) costavano 13 e costano 17 rubli, ovvero ora costano 40 centesimi di euro. Peraltro, a grandi numeri, io lo vedo quanto spendiamo al mese in famiglia, e ti assicuro che in quattro anni e mezzo (da quando siamo in tre) ben poco è cambiato. Non conosco il prezzo dei biglietti singoli, generalmente prendo i "20 corse", mi pare che siamo sui 260-270 rubli, 30-35 centesimi di euro a corsa, un terzo di quel che costa in Italia.

    Per quanto riguarda la produzione, invece, penso che tu faccia un po' di confusione sul significato del termine "diversificazione": non vuol dire dipendere dalle importazioni, che, ti confermo, sono decisamente inferiori alle esportazioni, bensì significa che che, finché non è troppo tardi, bisogna cercare di non limitarsi ad esportare energia, e per fare ciò bisogna, appunto, diversificare la produzione. Altrimenti si rischia di fare la fine di Gorbačëv, quando il petrolio improvvisamente (e ad arte) fece un tonfo. Per inciso, i miei dati vengono dal Goskomstat (l'Istat russo), ti consiglio di farci un giro, c'è anche in inglese: http://www.gks.ru

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  3. Un'ultima postilla. Gli stipendi nel frattempo sono quintuplicati, e non c'è inflazione che tenga. Mia suocera, pediatra, prendeva 200 euro e ne piglia 1.500, i conducenti della metropolitana prendevano 15.000 rubli e ne pigliano 65.000. Dunque, inflazione o meno, devi considerare la capacità d'acquisto.

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  4. dunque, sul fatto della produzione non devo essere stato in grado di spiegarmi, perché intendevo proprio ciò che dici tu. l'implicazione primaria della diversificazione è sì non dipendere troppo dalle esportazioni di energia, e su questo siamo d'accordo, però è anche vero che se non sviluppa la produzione industriale, la Russia rimarrà dipendente dalle importazioni (per i tanti prodotti che non produce), e quindi più esposta ai problemi della svalutazione.

    "mi ho spiegato"?

    se poi, come non sai mai trattenerti dal fare tu, vuoi proprio comparare la situazione di Russia e Italia e trarne la conclusione su dove se la passa meglio la gente, con me sfondi una porta aperta, non per niente vivo qui e non lì.

    càind regards,
    giesse

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  5. Beh, che dire... credo che in Italia, come nel resto d'Europa, non faccia tanto piacere ammettere che il tenore di vita dei russi (per non parlare poi di quello dei moscoviti) sia aumentato a tal punto da raggiungere e superare il nostro.
    Certo, la differenza tra le grandi citta' (Mosca, S.Pietroburgo, Ekaterinburg ecc.) ed i centri minori di provincia c'e', ed e' ancora forte. Basta andare a 40 km da Mosca e senti la differenza..tuttavia la ricchezza si sta distribuendo anche li', si notano i cambiamenti per il meglio.
    Del resto non ditemi che in un qualsiasi paesino italiano del mezzogiorno vi sia piu' ricchezza o benessere di quanto ve ne sia a Elekrostal o Noginsk..

    Dicono che Mosca sia una citta' fra le piu' care al mondo. Forse in parte e' vero, ma posso garantire che questo riguarda solamente i turisti che dormono in hotel e gli expat che conducono uno stile di vita che gli permette di spendere in ristoranti e locali notturni.
    Io che ho vissuto 11 anni a Mosca andavo a fare la spesa all'Auchan, al Paterson, al mercatino rionale, ai negozi di produkty...e spendevo molto meno di quello che ora spendo in Italia in supermercati simili quali il GS (eccezion fatta solo per vino, olio d'oliva e forse caffe' macinato).
    A parita' di salari spendevo molto di meno non solo in generi alimentari, ma anche in sigarette, benzina, CD, telefono cellulare, energia elettrica (il gas non lo avevo e non serviva, la piastra elettrica andava benissimo). Devo continuare?

    In Italia, quando fa freddo, la gente continua a dirmi "tanto ci sei abituato, dopo aver vissuto in Russia". No, non ci sono abituato. In Italia pochi sanno, o vogliono sapere, che d'inverno nelle case a Mosca si scoppia di caldo e devi tenere le finestre aperte, anche se fa -15. Pochi sanno che hai l'acqua calda corrente 350 giorni all'anno. Io credo che non lo sanno...perche' se lo sapessero direi proverebbero un po' di invidia.

    Va beh, ora mi consolo con il fatto che ho il mare a 30 minuti, il Gran Sasso ad 1 ora e mezzo, e vedo dalla terrazza di casa tutta Roma in lontananza.

    Alla prossima,
    Alessandro

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