Bersani: "Una legge elettorale che dà il compito al partito di nominare i suoi deputati, senza nessuna procedura democratica interna, è un'aberrazione totale".
Bersani era della Federazione di Bologna del PCI. Come decidevamo i candidati, nel PCI?
Chiti: "Gli alleati del Pd? La prova del nove verrà dal voto sulle missioni militari. Chi non approva il rifinanziamento potrà dirsi escluso da future alleanze".
Chiti (detto “il bambino”) era della Federazione di Pistoia del PCI. L’Unione ci ha fatto votare un programma di 262 pagine, che tra l’altro diceva: “Per affrontare i problemi che derivano dall’assetto unipolare del mondo dobbiamo puntare ad una difesa europea autonoma, pur se sempre in rapporto con l’Alleanza Atlantica, che sta profondamente cambiando”. Poi un anno fa hanno fatto una minicrisi che li ha ricompattati su un programma di 12 punti, che a noi NON hanno fatto votare, e che diceva tra l’altro: “Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan”. Siamo già ben oltre il mandato popolare che avevamo loro dato. E adesso siamo alla dichiarazione programmatica: “La prova del nove verrà dal voto sulle missioni militari. Chi non approva il rifinanziamento potrà dirsi escluso da future alleanze”. Sono curioso di vedere non tanto “quanti”, quanto “chi” voterà PD.
Grillo: "Non ho nessuna voglia di entrare in quella bolgia che è il Parlamento. Il mio obiettivo è mandare a governare dei giovani che possiedano determinati requisiti”.
Abbiamo già dato: Pannella per anni mandava avanti i suoi, però è sempre lì. Possibile che qualcuno ci caschi ancora, dopo trent’anni? Pare proprio di sì. E allora scommettiamo che prima o poi lo vedremo sugli stessi scranni, a giurarci che stavolta è diverso, che lui è lì proprio per cambiare?
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